In viaggio con i miei figli. Prima tappa: Verona.

due piccoli turisti all'Arena Di Verona
Io prometto e poi mantengo. (Non so perché ma mi sento molto Ambra Angiolini...)
Ecco il mio diario di viaggio, a quasi un anno di distanza dalla sua realizzazione.
Prima tappa: la bellissima Verona.
Dopo sette anni dall'ultimo viaggio oltre lo stretto, e dopo mille progetti andati in fumo, l'anno scorso siamo riusciti, finalmente, a realizzare il nostro desiderio di portare i bambini a Verona, nei posti in cui avevo trascorso momenti bellissimi della mia infanzia, ma anche a Milano, dove gli zii da tempo tentavano di attirarci con mille esche destinate, il più delle volte, ai poveri piccoli innocenti. 
Di questo, però, parleremo più a fondo nel capitolo dedicato a Milano.
Affidandoci ancora una volta alla nostra agenzia di fiducia, (la Riviera Iblea), abbiamo prenotato il volo per Verona, intenzionati a fare visita al fratello di mia madre (a cui Sara è particolarmente affezionata) e desiderosi di sfruttare i biglietti per Gardaland (altro capitolo a sè stante!) che mia cognata ci aveva regalato per il mio compleanno.
Chi ama viaggiare, sa bene che il viaggio inizia nel momento in cui si cominciano a preparare le valigie e vi assicuro che vedere i miei figli intenti a decidere cosa portarsi e a posizionarlo in modo molto soggettivo nei loro rispettivi bagagli, è stato divertentissimo e tenerissimo.
Se già per una notte fuori casa riescono a preparare bagagli per la sopravvivenza, immaginate cosa avevano preparato per una settimana a oltre 1000 km di distanza: dallo spazzolino da denti al pupazzo per dormire, la loro valigia somigliava più a un mini appartamento ambulante che ad un bagaglio da viaggio!
Il giorno della partenza, la sveglia è stata molto anticipata (ore 5:00 ) rispetto alle nostre abitudini, perché il volo sarebbe partito intorno alle 8:00 da Catania. Se di solito farli emergere dal sonno alle 7:00 risulta difficile come estrarre la spada dalla roccia, in quell'occasione al primo richiamo erano entrambi pimpanti e pronti nel giro di dieci minuti!
Frizzanti come non mai, hanno agguantato il loro trolley, e non hanno avvertito nemmeno l'aria fresca del mattino.

Sia per Luca che per Sara si trattava del primo viaggio in aereo, per cui potete bene immaginare l'emozione e la tensione.
La più preoccupata era senza dubbio Sara, che fino a poco tempo fa confondeva il concetto dell' essere in cielo "definitivo" dall'essere in cielo per viaggiare...
Al momento del decollo, quindi, con la cintura ben allacciata da un bel po', le sue manine erano saldamente aggrappate ai braccioli del sedile e la sua espressione, fintamente tranquilla, somigliava più a quella di qualcuno che per caso si trova davanti a un leone affamato e capisce che mostrare il panico aumenterebbe il pericolo. Con un forzatissimo sorriso di circostanza, ad ogni mia richiesta rispondeva che andava tutto bene e che non era per niente spaventata.
Dopo il decollo, però, tutto è filato liscio, e anche il mio timore che lo sbalzo di pressione causasse in loro fastidi alle orecchie si è rivelato assolutamente infondato.
All'aereoporto di Verona abbiamo trovato ad attenderci il mitico zio, su cui Sara, che non lo vedeva da due anni, ha tenuto a precisare che, forse, era invecchiato un pochino.
Ospite eccezionale, ci ha coccolato come se fossimo i reali d'Inghilterra, offrendoci il soggiorno in albergo e cucinandoci pietanze "leggermente" piccanti.

Il pomeriggio e la serata lo abbiamo dedicato interamente al centro storico di Verona, dove i bambini hanno finalmente visto la possente e meravigliosa Arena, il cortile di Romeo e Giulietta, la bellissima piazza Bra e la piazza delle Erbe. Luca, osservando queste meraviglie ha, giustamente, commentato: «Ora capisco perché la nonna è cresciuta così bene!».

Ogni angolo era perfetto per farsi fotografare, e Topolino come il guerriero Romano hanno reso le loro foto ancora più divertenti!
 
La passeggiata serale è stata resa ancora più suggestiva dall'incontro con i cuginetti veronesi di cui avevano sempre sentito parlare, e con i quali sembrava si conoscessero da sempre.
Il primo giorno è trascorso così: tra adrenalina per il viaggio, fascino per la città scaligera dalla bellezza intramontabile e affetti ritrovati o appena conosciuti.
Per il secondo giorno, interamente trascorso nella città di Prezzemolo, vi toccherà aspettare un po'...
Solo fino al prossimo post!

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