Scuola Gioiosa: poche Chiacchiere, qui si cucina!


Buona sera a tutti!
Che tempo fa da voi? Cosa avete mangiato a pranzo? Cosa avete mangiato per cena? state guardando Sanremo?
Troppe chiacchiere?
Avete ragione, passiamo a qualcosa di più concreto: le chiacchiere!
Per quanto in questo periodo sia davvero possibile, non sono del tutto impazzita (anche se pomeriggio ho versato nel secchio per lavare i pavimenti l'ammorbidente anziché il detersivo!), voglio davvero parlarvi di chiacchiere, le più buone e le più dolci, quelle che oggi i piccoli alunni della scuola Gioiosa hanno preparato insieme alla maestra Stella e a nonna Palmina.
Da anni, infatti, ogni mercoledì grazie alla creatività di Stella, la scuola propone il progetto cucina, che li vede partecipi ed entusiasti sia prima, nella fase della lavorazione, che dopo, quando hanno finalmente la possibilità di gustare quello che hanno creato insieme a lei.
Attraverso questi laboratori i bambini imparano ad apprezzare cibi a cui non sempre si accostano con piacere, come ad esempio le verdure e la frutta, e comprendono quanto lavoro possa esserci dietro un piatto preparato con impegno e devozione.
Ma il progetto cucina serve anche a molto altro:
- migliorare la percezione sensoriale e la capacità di associare sapori e odori, consistenze tattili e variazioni cromatiche;
- esercitare la memoria procedurale, poiché ogni gesto va compiuto in sequenza, per la buona riuscita della ricetta;
- favorire la percezione temporale poiché ci sono un prima e un dopo non casuali ma indispensabili;
- imparare a quantificare e a dosare in maniera corretta ed equilibrata gli ingredienti;
- affinare la motricità fine, manipolando la pasta e imparando, sempre ovviamente con la supervisione degli adulti, a sbucciare, tagliare, assemblare.
In quest'ottica, quindi,  oggi i bambini hanno imparato una nuova ricetta, che poi hanno gustato con soddisfazione dopo pranzo.
«Le chiacchiere possono essere anche napoletane e la storia fa risalire il loro nome alla Regina Savoia che volle chiacchierare ma ad un certo punto le venne fame e chiamò il cuoco di corte, Raffaele Esposito, per farsi fare un dolce che potesse allietare lei e i suoi ospiti, egli prese spunto da quella chiacchierata e diede il nome di "chiacchiera" al dolce appena fatto» (Ricette dal mondo).
La ricetta realizzata oggi prevede questi ingredienti:


- FARINA DI GRANO DURO    400g
- UOVA   3
-ZUCCHERO    30g
-BURRO 70g
-VINO O GRAPPA   q.b.

Dopo aver impastato con molta energia, fino a ottenere un impasto sodo e omogeneo, fare riposare la pasta per circa mezz'ora. Dopodiché stenderla fino a formare uno strato molto sottile, che poi verrà tagliato, attraverso l'apposita rotella, in strisce  di circa due cm di larghezza e 8 cm di lunghezza (anche se la grandezza può variare, in base al proprio gusto) in cui applicare un taglio centrale per lungo.
Una volta pronte, portare a frittura abbondante olio di semi e friggere le chiacchiere finché non appariranno croccanti e dorate. Disporle su carta assorbente e spolverarle con abbondante zucchero al velo.
E dopo... gustarle con  trasporto... Gioioso!
Nell'attesa, stuzzicate l'appetito  con queste foto!


 
 
 
  
  
 

 
 

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