Tutto in una volta

Buonasera  a tutti..
Mi sento come una studente che cerca di giustificare la propria impreparazione di fronte a docenti stanchi dell'ennesima scusa.
Vero anche, però, che chiunque mi conosca potrebbe testimoniare e affermare che le mie non sono scuse, ma pura e semplice sfiga.
In realtà la mia latitanza dipende in prevalenza da una novità lavorativa che, per quanto a breve termine, è caduta dal cielo come manna ormai insperata e per questo ancora più saporita.
Cosa c'entra, allora, la sfiga
Lei c'entra sempre, perché credo che si sia affezionata a noi al punto che, come ogni parente e amico intimo, ci tiene ad accompagnare ogni momento importante della nostra vita.
Sulla sfiga sorvolerei, limitandomi a dire che al  momento i miei genitori giocano a chi finisce prima in ospedale e le coincidenze tra eventi vari ed eventuali farebbero invidia a qualunque commedia noir.
Mi soffermerei, invece, sui momenti importanti.
Partirei dalla chiamata per il lavoro che in questi due mesi impegnerà le mie energie e quelle di tutta la mia famiglia:
-Ambito: primissima infanzia
-Ruolo: assistente asilo nido.
-Giorni lavorativi: 6
-Ore settimanali: 36 (dalle otto alle quattordici ogni giorno)
Tempo di preavviso: circa 14 ore.
-Impegni e "persone" da collocare e incastrare tra loro entro le 14 ore: conteggio non pervenuto.
-Prestanza fisica per affrontare tutto espressa in età anagrafica:  82 anni circa.
-Voglia di mettersi in gioco: tantissima!
-Tempo rimasto per il blog: meno di zero (sigh!).
-Varie ed eventuali: parecchie, non tutte ripetibili senza margini di rischio.
Da circa otto giorni, quindi, ho ricominciato dopo tanto tempo a rapportarmi  con minuscoli esseri umani che:
1) non trovano differenza tra "Alex" e "Lalex", o tra "Bianca" e "Glanca"; 
2) appena giri gli occhi sono in grado di svuotarsi in faccia un barattolo di borotalco o togliersi calze e scarpe contagiando in meno di un minuto tutti i presenti al di sotto dei due anni d'età;
3) producono materiali non bene identificati che devono essere rimossi da pannolini, nasi, mani e quant'altro;
4) nei casi in cui la parola, ancora imperfetta, non dovesse aiutarli ad esprimere un concetto non esitano a usare le mani in modo non sempre ortodosso;
5) una volta commesso il reato sono in grado di fissarti con occhi talmente dolci e innocenti da farti dimenticare subito il motivo per cui avevi pensato di rimproverarli.
Il mio è stato un passo indietro di molti anni, e non mi riferisco al mio essere mamma, ma proprio al fatto di aver lavorato con cuccioli selvaggi per parecchio tempo subito dopo la laurea.
Ma lasciamo da parte il lavoro e passiamo all'altro evento importante della settimana: le Cresime!
Ricordate i biscotti della fortuna? Quei bigliettini apparentemente innocui che contenevano la richiesta per me e Samuele di essere entrambi padrini nello stesso giorno?
Ebbene, il giorno X (anzi... XX) è arrivato e ovviamente si è collocato all'interno di una settimana assurda (e non solo per noi).
Questo si è tradotto in corse per comprare i regali e in una mia presenza e lucidità durante i festeggiamenti tale da fare invidia alla bisnonna di Frankestein.
L'emozione, però, è stata davvero indescrivibile, è stato come accogliere di nuovo e di più Giulia e Francesco nella nostra vita, e con loro entrambi i pacchetti familiari con annessi e connessi. 
E a proposito di pacchetti...
La tradizione locale vuole che anche i padrini ricevano un regalo da parte dei figliocci e delle loro famiglie.  Quello destinato a noi, che ha quasi il sapore di un miraggio, conteneva un buono spendibile in un viaggio per noi e i bambini da collocare nel tempo e nello spazio secondo le nostre esigenze: sorpresa e meraviglia (e anche un po' di puro terrore, lo ammetto! ma questa è un'altra storia) e anche tantissima gratitudine.
A questo punto non ci resta che aspettare il momento giusto per prenotare quel relax che i nostri ragazzi e i nostri carissimi amici hanno deciso di regalarci, complici certi altri grandi amici agenti di viaggio!
Nel frattempo continueremo con questa nuovo frenesia quotidiana, orgogliosi di avere saputo affrontare, di nuovo, Tutto in una volta!




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