La prima notte fuori casa

Viandanti per una notte
A quanto pare per noi questo è un periodo di prime volte che, come avete letto, amano concentrarsi in un unico, confuso, insieme di bianco e nero:
-Primo contratto firmato da me dopo secoli;
-Prima volta in cui il mio cesto della biancheria sporca è vuoto (argomento che merita certamente una disquisizione a parte!);
-Prima volta in cui io lavoro tutti i giorni in orari che non mi permettono di accompagnare e riprendere i bambini a scuola;
-Prima volta in cui il mio lavoro non coincide con le vacanze dei bambini.
A quest'ultima prima volta se ne lega una che, per quanto ci riguarda, ha dell'incredibile.
Per la prima volta da quando sono nati, i miei figli...
....hanno dormito a casa dei nonni senza di noi!
A molti questa può sembrare una cosa banale, scontata, una tappa anche tardiva, considerando che i miei bimbi hanno nove e sette anni.
Per noi, al contrario, si è trattato di un evento straordinario e molto emozionante.
Inutile dire che i viandanti hanno preparato un bagaglio che sarebbe bastato per una settimana, con quella solita tendenza al "non si sa mai" di chi sta partendo per un viaggio senza luogo e senza tempo.
L'obiettivo di questo pernottamento era quello di evitare, almeno a loro, un risveglio mattutino anticipato,  per poter godere della  domenica bis offerta dalla festa dello statuto siciliano.
Mentre andavamo dai miei, lo devo ammettere,  io  e mio marito eravamo molto scettici e pensavamo che, come era successo altre volte, i bambini sarebbero ritornati con noi, incapaci di tollerare la separazione notturna.
In realtà il nostro non era proprio  scetticismo, ma piuttosto una malcelata speranza che tornassero a casa, perché temevamo di non sopportare la sensazione di lasciare i bambini per una notte senza di noi, o meglio, che loro lasciassero noi per una notte intera!
Stavolta, però, ci siamo sbagliati: fedeli al contratto che avevano firmato con i nonni i nostri cuccioli hanno davvero dormito fuori casa!
 Contratto tra nonni e nipoti

Inutile dire che il senso di vuoto che abbiamo provato è stato indescrivibile e abbiamo cercato di colmarlo chiamandoli ad ogni pubblicità della stessa fiction che stavamo seguendo in  separata sede, finché, increduli e abbandonati, ci siamo addormentati, per la prima volta dopo nove anni, senza figli nei paraggi!
La mattina, al risveglio, per allontanare il senso di nostalgia, ho svegliato mio marito dicendo: «Avanti, che canale vuoi in TV? Boing o K2?».

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