Mal di denti


Buongiorno.... a voi almeno!

Per me che da dieci giorni convivo con un mal di denti peggiorato notevolmente da ieri non è proprio un buon inizio di giornata.
Poi, come se non bastasse, Micaela nelle sue "M" Cronache parla di paura del dentista: la lingua batte dove il dente duole, ma anche il web ci mette la sua parte!
Per chi non conoscesse il mal di denti, provo a farvene una descrizione.
Parte con calma, come un leggero fastidio alle gengive che sembra superabile con un semplice colluttorio o con piccoli accorgimenti, come evitare il contatto con cibi troppo freddi o troppo caldi o massaggiare la parte e coprirla con la mano.
Con il passare dei giorni, però, il dolore aumenta fino a diventare insopportabile, come a volerti fare capire che i tuoi rimedi sono assolutamente blandi palliativi e che, senza discutere troppo e senza pensarci su devi rassegnarti a superare la fatidica paura e soprattutto devi mettere le mani al portafoglio (minuto di silenzio, per favore ... grazie) per andare dal dentista.
Il dolorino iniziale, progressivamente, si trasforma: se inizialmente sembra provocato da puntine di matita che graffiano la gengiva, nel corso del tempo quelle puntine si trasformano in punte di trapano elettrico che, dopo avere tastato il terreno semplicemente sfiorandolo, cominciano ad avvitarsi inesorabilmente andando sempre più a fondo.
La reazione segue più o meno la stessa progressione: semplice mano sulla guancia all'inizio, piccoli lamenti poi, lacrime e urla di gola nella fase finale (o terminale!).
Immagino vi stiate chiedendo come mai non prenda il telefono per fissare un appuntamento urgente...
Sulla risposta vi lascio ampi margini di interpretazione, ma chiarisco che la mia non è paura della puntura: io odio, e quando dico odio sto usando un eufemismo, che mi si mettano le mani in bocca, perchè questo mi procura una nausea indicibile, grazie anche al mio stomaco che al momento è una specie di colabrodo.
Grazie a lui, oltretutto, ho evitato di prendere antidolorifici, proprio perchè non volevo pesare sulla sua, già tanto difficile, esistenza.
Ma si sa, quando si raggiunge il fondo dell'abisso, l'unico desiderio è quello di risalire al più presto, costi quel che costi.
Ieri sera, dunque, nonostante la forte gastrite, mi sono recata, disperata, in farmacia, poichè il paracetamolo era stato deriso senza ritegno dal mio dente infiammato.
Al bancone ho illustrato rapidamente la situazione:
«Buonasera, ho un atroce mal di denti e un gran mal di stomaco, che dite: mi sparo o mi date un buon analgesico?».
Al momento hanno optato per la seconda alternativa, se non funzionasse... beh... rimane sempre la prima!

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