Luca, dal pensiero alla scrittura




Potevo riaprire le pagine del diario senza parlarvi del mio primogenito?

I suoi cambiamenti in questo anno e mezzo sono talmente tanti che non saprei da dove cominciare. Non tutti sono cambiamenti in positivo, dato che la crescita nella conoscenza spesso è sinonimo di crescita nella convinzione di essere già padrone della proprie scelte e, in quanto tale, autorizzato a decidere autonomamente e rifiutare l'autorità dell'adulto accusato di voler comandare sulla "sua vita". Sfiancata dalle discussioni "animate" legate a questo delicatissimo punto, e sempre terrorizzata dal pensiero di quello che potrà dirmi a quattordici anni, rimando questo argomento a future riflessioni e vi racconto le ultime novità, fresche di giornata.
Quale può essere, per un bambino che ha iniziato a pensare e parlare prima ancora di camminare, il passo successivo alla scoperta della scrittura?
A scuola finita, indeciso su come trascorrere le ore della giornata certamente infinite senza gli amatissimi compiti, e spinto da me a scegliere percorsi alternativi all'immersione totale nei sempre più numerosi canali tematici della tv, oggi è riuscito a trovare un'occupazione che, a ben sperare, dovrebbe tenerlo impegnato per un bel po' di tempo.
Dopo pranzo, mentre io sistemavo la cucina (sul concetto "relativo" di vacanza torneremo in seguito) Luca ha preso uno dei suoi quadernetti e ha cominciato a scrivere.
Pensando che stesse pianificando escursioni da appartamento cittadino e disegnando mappe per orientarsi tra il bagno e la camera da letto, inizialmente non ho chiesto spiegazioni.
Dopo un po', sempre curiosa di scoprire nuove diaboliche trovate, gli ho chiesto cosa stesse facendo.
Con la sua tipica naturalezza e come se mi stesse rispondendo "mamma, sto disegnando", mi ha detto: «Sto scrivendo un libro. Chissà se un giorno me lo pubblicheranno....».
Dopo lo shock iniziale, ho avuto la forza di rispondergli che non si può mai dire, e che potrebbe anche darsi che glielo pubblichino.
Lettore da sempre, pare che adesso assapori l'idea che sarebbe bello se prima o poi qualcun altro potesse leggere qualcosa che ha scritto lui. In realtà non posso scandalizzarmi più di tanto, considerando il fatto che suo padre ha sempre scritto canzoni, sua madre ha un blog e qualche progettino editoriale nel cassetto, sua nonna scrive poesie e suo zio, all'epoca delle elementari, aveva scritto con un impegno e una dedizione di particolari degne di merito, la storia commuovente di un uccellino che, dopo essersi allontanato troppo dal suo nido, si era perso nella ridente cittadina gelese...
Rassicurata dunque dall'origine genetica di questo germe creativo di Luca, ho quindi iniziato a leggere le prime pagine (al momento è arrivato al quarto capitolo!).
Senza svelarvi il contenuto del libro (di cui presto vi presenteremo qualche passo, previa autorizzazione da parte dello scrittore, ovviamente!) vi racconto solo questo aneddoto.
Tralasciando i piccoli strafalcioni grammaticali (anche lui è umano, sappiatelo!), la mia attenzione si è soffermata sulla parola "estruzzione" di cui ho subito chiesto spiegazioni, pensando che avesse semplicemente sbagliato a scriverla.
Mi sbagliavo....
Umano sì, ma non del tutto....
Ecco la sua risposta: «Mamma sta per "istruzioni", solo che loro non sanno pronunciare la parola e dicono estruzzione, perchè sai, sono loro che scrivono, e loro sono piccoli!».
A questo punto non posso che chiedervi estruzzioni su come riprendermi da questa risposta......

Commenti

  1. Ottima lettura, ti ringrazio. Visto che ha aperto il "Alessandro Borghese Kitchen Sound"? Merita un'occhiata! http://www.alessandroborghese.com/index.php/it/news-di-alessandro-borghese/1412-alessandro-borghese-il-lusso-della-semplicit%C3%A0-live-a-milano.html

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  2. Ahahahahha, che tipo.
    Anche Miciomao ogni tanto si cimenta nella scrittura e illustra anche il libro.
    Lo adoro quando è intento alla scrittura

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  3. anche io lo adoro quando assume l'espressione intensa e seria di chi sta concentrando in quelle pagine tutta la propria creatività.
    Chissà, magari in futuro si potrebbe pensare a un capolavoro scritto a quattro mani!
    Buona giornata!!!

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