A ciascuno il suo




Gli aggettivi possessivi hanno sempre affascinato la mia piccola donna che spesso, per rafforzarne il concetto, usava arbitrariamente un superlativo non previsto dai linguisti.
"Molto mio" era un modo con cui Sara, in passato, affermava di essere l'unica e indiscutibile proprietaria di oggetti di varia natura (me compresa!). Generalmente le cose rosa o, ancor di più, quelle fucsia, rientravano a pieno titolo nella categoria di cose "molto sue".
Nel tempo ha abbandonato l'uso del superlativo, sebbene riesca ad affermare ancora il suo possesso sulle cose (e le persone) ricorrendo a mezzi più o meno leciti ascrivibili alla sfera della comunicazione non verbale:

-sguardo tagliente e malefico;

-tono della voce secco e inappellabile;

-denti stretti che trasformano la sua voce soave in un tenerissimo ringhio;

-mani e/o altre parti del corpo pronte all'attacco.

Fin qui niente di strano, poichè si tratta di un atteggiamento normale rispetto all'età e al suo carattere d'acciaio.
A quanto pare, però, l'amore per gli aggettivi possessivi la porta a vederli anche laddove non ci sono. Per spiegarmi meglio, vi riporto uno scambio incrociato di battute risalente a un paio di giorni fa:

Sara: «Nooonnaaaa!!! Dove sono i miei spazzolini??».

Nonna:  «Dovrebbero essere lì, sulla scrivania!».

Sara: «Ah, sì, è vero! Sono qui sulla scrivatua!».

Io (rischiando un'altra sincope per lo sforzo di trattenermi dal ridere): «Dove sono?»

Sara: «Sulla scrivasua

......

Beh...magari non ha ben capito che scrivania è con la N e non con la M, che si tratta di un'unica parola e non di due (scriva+mia) però, perlomeno, ha dimostrato di essere perfettamente in grado di declinare l'aggettivo possessivo!

Commenti

  1. Bravissima, segmentazione imprevedibile ma.. plausibile no??

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  2. Anche la mia bimba adora dire "Mio!", però quando per chiamare il papà dice "Papà mioooooo" o per chiamare me dice "Mamma miaaaaa" beh... noi ci sciogliamo!

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