Luca, ovvero, Dopo il sabato viene la primavera

Come promesso, oggi vi parlerò di Luca, il mio piccolo grande uomo che fra circa un mese compirà quattro anni. Lo zio, in realtà, resta sempre della convinzione che accanto a quel quattro debba esserci, velato dall'altezza e dall'apparenza infantile, uno zero, poichè i suoi ragionamenti e le sue riflessioni sulla vita lo fanno spesso somigliare ad un quarantenne!
Diverse volte vi ho raccontato della sua propensione per i ragionamenti filosofici, del suo amore per la lettura, grande fonte di ispirazione, e della sua inesauribile arte oratoria che riesce spesso a lasciarci senza parole.
A differenza di sua sorella, Luca preferisce le attività sedentarie, corre con la mente piuttosto che con le gambe, e preferisce arrampicarsi sul monte della conoscenza piuttosto che sulla parete attrezzata. Il suo rapporto con la comunicazione, come ho già detto in passato, è stato sempre straordinario, motivo per cui io e mio marito stentiamo a ricordarne gli esordi, come se avesse iniziato a parlare nel pancione.
Ha un'ottima proprietà di linguaggio e una grande propensione per il congiuntivo e il condizonale che usa in maniera estremamente (quasi esageratamente) corretta applicando ad essi la consecutio temporum in maniera che molti adulti inviederebbero. Quando gli sento dire frasi del tipo "mamma, ero arrabbiato con te, perchè avresti dovuto dirmelo che andavi a lavoro" non so se iscriverlo all'università o assaporarmelo come se fosse un bacio perugina!
Un altro aspetto che lo differenzia da Sara è la sua timidezza, parola di cui la principessa, al momento, non conosce neanche il significato. Nonostante sia un grande comunicatore, infatti, Luca non abbassa le barriere molto facilmente, e ha spesso bisogno di un po' di tempo per sciogliersi con le persone che non conosce o con quelle che non gli vanno a genio. Questo, ovviamente, fa si che ad un primo impatto possa sembrare un bambino scontroso, chiuso e per niente solare. Per fortuna, il più delle volte, la fortezza si schiude sempre dopo poco tempo, per cui la gente riesce a scorgere la sua socievolezza e a capire che la diga prima chiusa da altissime mura è pronta a trasformarsi in un fiume in piena. 
Luca, oltretutto, è un bambino molto altruista e pericolosamente buono e sincero. Non fa mai del male a nessuno ed è disposto a ricevere rimproveri e castighi pur di non far ricadere su altri le proprie colpe. 
Tempo fa, ad esempio, si è rotta la mia macchina fotografica per qualche strana ragione non identificata. Dopo qualche giorno, convinta che la colpevole fosse Sara, l'ho rimproverata sorprendendola con un'altro oggetto fragile in mano: «Posalo! Non ti basta avermi rotto la macchina fotografica?!?». A quel punto Luca non ha potuto fare a meno di intervenire, dicendo: «Non è stata Sara....sono stato io...». La sua espressione era così pentita e dolce che non sono riuscita a rimproverarlo, anche perchè, di questi tempi, la sincerità è come l'oro puro!
Per concludere, infine, vi racconto l'episodio che ha dato il titolo a questo post e, in generale, anima la nostra nuova filosofia di vita.
Un venerdì sera Samuele ha chiesto a Luca che giorno fosse l'indomani, sapendo che il week-end lo rende particolarmente felice soprattutto perchè non deve andare a scuola (del rapporto con la scuola parleremo in seguito..). Luca, allora, ha risposto, tutto contento «Sabato!!!», consapevole della possibilità di trascorrere più tempo con noi. Suo padre, allora, per allargare ulteriormente il suo sorriso gli ha chiesto: «E dopo il sabato? Cosa viene dopo il sabato? Viene la.......?». Luca, senza pensarci troppo, ha risposto: «Primavera!!!!».
Da allora abbiamo deciso di farne un inno all'ottimismo: coraggio gente, dopotutto, dopo il sabato viene la primavera!

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